Filastrocche delle feste: Natale, Pasqua e altre festività dell'anno.
Le filastrocche sono componimenti giocosi, scherzosi, e perciò i più adatti a festeggiare ricorrenze, a rallegrare fiere e feste contadine.
La musicalità del verso diventa canzone e porta allegria; anche i bambini le recitavano durante le ricorrenze, quando tutti i parenti erano riuniti in lunghe tavolate festose.
Oggi molti aspetti delle feste tradizionali stanno andando o sono andate perdute ( se non dimenticate ), tuttavia non bisogna perdere l'occasione per rinverdire almeno il ricordo di quella ritualità che dava sicurezza: io c'ero a quella festa, il prossimo anno la festa ritornerà e speriamo di esserci ancora.
E' questo in fondo il significato della ritualità della festa e della sicurezza della memoria.
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Filastrocche di Natale
Il Natale è la festa più attesa dell'anno, allieta i più piccoli, ma dà serenità anche agli adulti.
L'albero di Natale, il presepio, la neve, il fuoco del focolare e molti aspetti ancora, caratteristici della festa, diventano i temi delle filastrocche nuove e tradizionali, che contribuiscono ad allietare questa ricorrenza.
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Filastrocche di Pasqua
Nel nostro Paese, i festeggiamenti della Pasqua variano da regione a regione, pur restando, in linea di massima, legati alla liturgia cristiana.
Ogni piccolo paese italiano ha le sue processioni, e ricorda la passione e la Resurrezione di Cristo in maniera specifica.
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Filastrocche di Carnevale
Il carnevale è il periodo che precede la quaresima e si festeggia con balli, mascherate e divertimenti vari.
Adattamento cristiano di antiche usanze pagane, come i lupercali, i saturnali ecc., a seconda dei luoghi è fatto iniziare a capodanno, all'Epifania o alla Candelora (2 febbraio) e culmina nei giorni, definiti 'grassi', dal giovedì al martedì prima delle Ceneri, che nel rito ambrosiano vengono prolungati fino al sabato successivo.
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Filastrocche di Halloween
Le origini di questa festa di halloween risalgono all'epoca in cui le isole britanniche erano dominate dalla cultura celtica, prima che l'Europa cadesse sotto il dominio di Roma.
L'anno nuovo, allora, cominciava con il 1° novembre (notte dei morti), quando i lavori nei campi erano completamente conclusi, il raccolto era al sicuro, ed i contadini potevano finalmente rilassarsi e godersi i doni che gli dei avevano loro concesso.
In tale data, quindi, tutte le divinità pagane venivano ricordate ed evocate a titolo di ringraziamento ed auspicio per l'anno entrante; le porte delle dimensioni ultraterrene erano considerate aperte, per quella notte, la notte di Halloween, tutti gli spiriti erano liberi di vagare sulla terra e di divertirsi insieme agli uomini.
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